Dott.ssa Marina Ascoli::Psicologa, Psicoterapeuta, Insegnante di Yoga

marina ascoli

[psicologa|psicoterapeuta|insegnante di yoga]

Itinerari autobiografici:
NONO CAPITOLO

“Ritrovare il piacere di stare con sé e di condividere la propria solitudine: il cinema, la letteratura e l’arte come occasione di conoscenza e risorsa per ritrovarsi”

Anni fa partecipai ad un Seminario che per me fu molto illuminante, lì ascoltai queste parole:
 “...La maggioranza delle persone vive nella  convinzione  di sapere ciò che vuole; quindi mette in atto numerosi comportamenti per cercare di ottenere ciò che ritiene sia il proprio benessere. In realtà, il primo problema sorge proprio se diamo per scontato di sapere in cosa consiste il benessere per il quale continuiamo a ripetere, immutati nel tempo, gli stessi meccanismi automatici di comportamento, le stesse tendenze....Il primo stadio di benessere si ottiene quando ci rendiamo conto di avere diritto di stare bene, e di ricercare in cosa consiste il nostro benessere e il modo per ottenerlo, considerato che non conosciamo nessuna delle due cose....”
(da “ La volontà di star bene” di Paolo Menghi 1992 pubbl. su “Trasformare la mente” ed. Ubaldini 2009)
Ricercare e coltivare il proprio benessere significa portare l’attenzione sul rapporto con se stessi, senza per questo dover sfuggire agli altri, ritirarsi o isolarsi.
Stare bene con se stessi rappresenta in realtà uno dei presupposti per instaurare dei rapporti amicali, affettivi, lavorativi, in una parola sociali, che siano sani, proficui e piacevoli.
Portare avanti questa ricerca inevitabilmente porta a fare contatto con la propria solitudine, con la propria differenza e con la propria unicità. Da qui può nascere la percezione che ognuno di noi dentro di sé sia effettivamente solo.
Questa realtà può però essere condivisa con altri, che diventano così dei compagni di viaggio. Infatti lo scegliere di fare con altri determinate esperienze, il riflettere poi insieme su quanto è emerso, il mettere a disposizione del gruppo le proprie risorse, permette a ciascuno di progredire nel suo percorso di crescita e di conoscenza verso un reale benessere.
Sicuramente durante una ricerca di questo tipo, s’incontreranno e si sperimenteranno diversi livelli di “ star bene”(un livello fisico, uno energetico, uno mentale, uno emotivo, uno psichico ecc); ognuno di essi ha la sua ragion d’essere  solo se è parte di un tutto; infatti è nell’integrazione delle parti che può risiedere l’equilibrio psicofisico e quindi un certo grado di benessere e  di piacere nello stare con sé, da soli o in mezzo ad altri.
La fase principale della ricerca, a mio parere, consiste nel trovare quelli che ho definito i propri Nutrienti.
Con questo nome faccio riferimento a tutte le situazioni e i contesti in cui è possibile  avvicinarsi e fare contatto con se stessi, con ciò che si è e con ciò che si vorrebbe essere, questo a sua volta favorisce l’emergere dei reali desideri e delle risorse per ottenerli.
Il passo successivo consisterà, per chi lo vorrà, nel dedicare ogni giorno un certo tempo per coltivare le fonti che si sono trovate, così che possa diventare una cosa normale, e non un fatto eccezionale, occuparsi di sé un po’ tutti i giorni.
La costanza di tale comportamento può portare a definire uno spazio di benessere interno, un isola,  a cui si può andare  e tornare ogni volta che se ne sentirà il bisogno.

Uno spazio di cui siete gli unici ad avere le chiavi.
Lo star bene del <corpo-mente> mi piace pensarlo come un grande contenitore che io identifico con il concetto di Yoga. Al suo interno idealmente si possono collocare tutti i nutrienti che avete individuato come fonte e allo stesso tempo risorsa di benessere e di equilibrio.
Vorrei finire  con una frase di Paolo Menghi che mi è stata di grande insengnamento in tutti questi anni:
 “Parlare di yoga significa parlare della lunga storia dell’essere umano in rapporto a se stesso..”
( da “ La scienza dello Yoga evolutivo”)

Metodo, strumenti e tecniche:
Partendo dall’idea che “...La memoria è lo spazio in cui le cose accadano per la seconda volta”(Paul Auster da “L’invenzione della solitudine”) nel corso degli incontri  la memoria sarà uno degli strumenti a cui faremo appello   e si utilizzerà sia la memoria comunemente intesa, fatta di immagini, ricordi più o meno ordinati e più o meno presenti alla coscienza,  che la memoria del corpo.
Metodo e strumento principale sarà la creazione di contesti di apprendimento.
Si cercherà di stimolare e sviluppare la capacità di osservazione e auto osservazione e per fare questo  verranno utilizzate molte lenti legate ai luoghi, alle immagini, ai suoni, ai colori, agli odori,  ai profumi e ai sapori che hanno abitato e tutt’ora fanno parte della vita di ciascuno.
Nel lavoro ogni volta verrà dato uno spazio alla cultura del silenzio anche attraverso un approccio alla meditazione; si  ricercheranno e si sperimenteranno  i diversi significati del silenzio, come pure quelli della parola e di altri tipi di linguaggio.
Le tecniche che saranno utilizzate andranno dalla pratica fisica, compreso l’uso della voce, (yoga, bioenergetica ecc...), alla visione di film, alla lettura di brani di letteratura, all’ascolto di brani musicali, al disegno  e altro ancora.
Durante tutti gli incontri ci sarà un tempo per la condivisione, un tempo per fissare quanto emerso attraverso la scrittura, il disegno, le immagini, ecc...

Il Corso così delineato si svilupperà in nove incontri di 5 ore ciascuno da tenersi un sabato al mese, l’orario probabilmente sarà dalle 14 alle 19, presso il Centro Crisalide.

Il corso sarà condotto dalla dott. Marina Ascoli, psicologa psicoterapeuta e insegnante di yoga, che potrà avvalersi dell’intervento di collaboratori.

Un inizio di bibliografia per chi voglia approfondire i temi affrontati  nel corso di quest’anno:

“Un eremo non è un guscio di lumaca”, di Adriana Zarri,ed Einaudi
“L’invenzione della solitudine”, di Paul Auster, ed .Einaudi
“Silenzi”, di Emily Dickinson, ed. Feltrinelli
“L’esperienza del non-sé”, di Bernadette Roberts, ed. Ubaldini
“Istruzioni a un cuoco zen” di Dogen-Uchiyama Roshi, ed. Ubaldini
“Il mito della libertà e la Via della Meditazione”, di Chogyam Trungpa, ed. ubaldini
“Il tao: la via dell’acqua che scorre”, di Alan W. Watts, ed. Ubaldini
“Kundalini, l’energia evolutiva dell’uomo”,di Gopi Krishna, ed. Ubaldini
“Poesie”, di Costantino Kavafis, ed. Oscar Mondadori
“Il libro dell’inqueitudine” di Fernando  Pessoa, ed. Feltrinelli
“Il filo del sé”, Paolo Menghi
“Zone di silenzio”, di Paolo Menghi
“Figli dell’Istante”, di Paolo Menghi
“Trasformare la Mente”, Seminari di Paolo Menghi, ed. Ubaldini

 


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